Domande e risposte frequenti sulle patologie degli occhi e su come risolverle:
La maggior parte dei pazienti può avvertire un leggero fastidio durante o dopo l'intervento chirurgico. Poiché gli occhi vengono "anestetizzati" con un collirio prima della procedura, non si avverte dolore durante la procedura LASIK. Anche l'applicazione del fascio laser reale è indolore. Non vengono applicate suture. Il lembo corneale viene semplicemente riposto nella sua posizione iniziale, aderendo al resto della cornea.
La chirurgia refrattiva moderna ha raggiunto altissimi livelli e di sicurezza e precisione. È di gran lunga l'intervento sul corpo umano più eseguito al mondo e più del 95% dei pazienti operati si sottoporrebbe nuovamente all'intervento o lo consiglierebbe ad amici e parenti.
Nel primi giorni dopo l'intervento, la vista potrebbe risultare effettivamente un po' più sfocata del solito, e si potrebbe essere sensibili alla luce intensa. Questo perché la cornea è ancora in fase di guarigione dopo l'intervento. Inoltre, gli occhi probabilmente risulteranno asciutti per un paio di settimane dopo l'intervento. Quando la cornea guarisce, la secchezza, la sfocatura e la sensibilità alla luce diminuiranno. La vista continuerà a migliorare nella successive settimane.
Sì, e se ne dovrebbe discutere con il proprio oculista. Probabilmente sarà necessario limitare solo le attività più faticose nei primi giorni. Si dovrebbe essere in grado di tornare al lavoro pochi giorni dopo la procedura, a meno che tale lavoro non possa arrecare danni agli occhi prima che questi siano completamente guariti. Molte persone tornano al lavoro anche il giorno dopo.
Subito dopo la procedura LASIK, è necessario indossare solo occhiali da vista. Nel momento in cui gli occhi guariscono, sarà possibile indossare nuovamente le lenti a contatto qualora lo si desideri.
Nei giorni immediatamente successivi alla correzione della vista con laser, alcuni pazienti hanno difficoltà a vedere di notte, oppure vedono aloni o vengono abbagliati dalle luci. I risultati individuali variano, ma nella maggior parte dei casi queste condizioni sono temporanee e scompaiono progressivamente durante il naturale processo di guarigione degli occhi. Tuttavia, alcuni, pochissimi pazienti continuano ad avere problemi di visione notturna a lungo termine, soprattutto i pazienti che trattano difetti di miopia molto elevati. In alternativa esistono procedure chirurgiche che evitano questo inconveniente.
Sì. Come nel caso di qualsiasi altra procedura chirurgica, è sempre presente un lieve rischio di infezione. Tuttavia, il fascio laser di per sé non può trasmettere infezioni. Dopo la procedura, viene prescritto un collirio antibiotico per prevenire eventuali infezioni post-chirurgiche. Se si utilizzano questi colliri indicati dal medico, il rischio di infezioni sarà minimo
Alcune persone potrebbero iniziare ad aver bisogno di occhiali da lettura a seguito della procedura LASIK, in particolare se facevano affidamento sulla miopia per leggere senza occhiali, prima dell'intervento. Probabilmente soffrivano già di presbiopia, una condizione fisiologica della vista che si verifica con l'età.
Se già utilizza occhiali da lettura, con ogni probabilità, sì. La maggior parte delle persone che utilizza gli occhiali da lettura continua ad averne bisogno anche dopo la LASIK. È possibile, però, con la tecnica LASIK correggere anche la presbiopia unitamente alla miopia grazie alla “visione combinata”.
La chirurgia LASIK può aiutare i miopi, gli ipermetropi anche se combinati con l’astigmatismo e i presbiti. La chirurgia è in grado di trattare questi problemi della vista nella maggior parte dei casi ma alcuni problemi di salute potrebbero escludere la possibilità di essere un buon candidato. L'oculista sarà in grado di valutare e diagnosticare i problemi della vista e potrà dire se la chirurgia LASIK tradizionale è adatta per quel caso.
È importante evitare di strofinare l'occhio operato e cercare di evitare che qualcosa, anche l'acqua, entri nell'occhio, aumentando le probabilità d’infezione. Non vanno utilizzati cosmetici sugli occhi fino a nuovo ordine da parte del medico, generalmente 7-10 giorni.
Il medico potrebbe applicare una protezione e/o occhiali scuri sopra l'occhio operato, quindi il paziente resta in una stanza di riposo per 10-15 minuti. Dopo questo breve periodo il medico o un altro membro dello staff sanitario indicherà la terapia da seguire a casa e consegnerà le eventuali prescrizioni per i farmaci, se non sono già in possesso del paziente. Sarà programmata la visita di controllo, di solito entro le 24-48 ore successive, e quindi sarà consentito il rientro a casa, ma solo se sarà presente un accompagnatore in grado di guidare.
Se il medico ha impiantato una lente intraoculare monofocale, sarà necessario un occhiale per lettura, eccetto nel caso in cui si adotti la “visione combinata” per la correzione della presbiopia. Se il chirurgo ha impiantato una IOL multifocale, c'è la probabilità significativa che gli occhiali non saranno più necessari. Esiste, tuttavia una piccola possibilità che siano ancora necessari gli occhiali per alcune attività durante il periodo di guarigione o adattamento, trascorso il quale, di solito, si riesce ad eliminarli del tutto.
Ogni paziente e ogni occhio sono diversi, ma alcuni vedono già bene quasi immediatamente dopo l'intervento. Di solito i pazienti vedono abbastanza bene da riuscire a guidare già il giorno dopo l'intervento.
La maggior parte degli interventi chirurgici ha una durata compresa tra i 15 e i 20 minuti. La durata può dipendere dal tipo di procedura. L'intervento chirurgico di cataratta è di routine una procedura ambulatoriale quindi i pazienti trascorrono solo poche ore presso il centro chirurgico e sono autorizzati a tornare a casa lo stesso giorno.
Grazie all'anestesia locale e ai farmaci che aiutano a rilassarsi, questa procedura comporta un disagio minimo. Inoltre, il tempo di recupero è molto breve.
Dal momento che questa procedura non richiede molto tempo, non è necessaria l'anestesia generale. Il chirurgo utilizzerà invece come anestesia locale un collirio anestetico per anestetizzare l'occhio e quindi si resterà svegli durante l'intervento.
Una volta che la cataratta è stata rimossa, non può tornare. Tuttavia, nel corso del tempo, i pazienti potrebbero lamentare un nuovo offuscamento della propria vista. Questa condizione è nota come cataratta secondaria. Essa può essere trattata con una semplice procedura laser eseguita nello studio del proprio medico e della durata di pochi minuti.
L'oculista può determinare l'opzione più appropriata per il suo caso. Le lenti intraoculari multifocali sono in grado di offrire una minore dipendenza dagli occhiali e portare ad una maggiore qualità della vita. Nel complesso, i pazienti che hanno scelto una lente multifocale invece che una lente monofocale standard, hanno espresso maggiore soddisfazione per la loro scelta. Infatti, oltre il 98% per cento dei pazienti che hanno avuto una IOL multifocale farebbe ancora la stessa scelta.
Nel corso del tempo, l'area offuscata del cristallino può ingrandirsi e inspessirsi, provocando il peggioramento della vista. Questo processo potrebbe richiedere da pochi mesi a molti anni. Alla fine, l'intero cristallino potrebbe offuscarsi completamente, provocando la cecità.
Molte persone credono che la cataratta debba essere "matura" (stadio molto avanzato) prima di poter essere rimossa. Questo non è più vero. Oggi, l'intervento chirurgico di cataratta è una procedura di routine che in genere può essere eseguita non appena il paziente e il medico avvertono che il peggioramento della vista interferisce con la qualità della vita del paziente.
No, solo in parte. Quando il cristallino naturalmente invecchia si indurisce ed non è più in grado di flettersi e mettere a fuoco per vicino. Questo indurimento è spesso accompagnato da perdita di forza dei muscoli circostanti. Questo indurimento con perdita di elasticità è comunemente chiamato presbiopia. Poiché anche la presbiopia si verifica in funzione dell'invecchiamento, molte persone con la cataratta hanno anche la presbiopia. Negli ultimi anni, sono state sviluppate lenti intraoculari multifocali per trattare la cataratta e correggere contemporaneamente la presbiopia.
Molte cose possono portare alla formazione della cataratta, ma la causa più comune è il processo di invecchiamento naturale. Quando un cristallino invecchia, gradualmente si ispessisce e ingiallisce, fino a diventare una "cataratta". Altre malattie, quali il diabete e il glaucoma possono aumentare le probabilità che una persona sviluppi la cataratta. Anche lesioni oculari e l'uso cronico di corticosteroidi possono essere la causa della cataratta.
Vista sfocata o annebbiata, colori sbiaditi, scarsa visione notturna, aloni intorno alle luci e sensibilità alle luci intense possono essere tutti sintomi di cataratta. La cataratta legata all'età si sviluppa molto lentamente e senza dolore. In realtà, si potrebbe anche non realizzare che la propria vista sta cambiando fino a quando non si va dall'oculista per un cambiamento nella prescrizione degli occhiali.
La presbiopia consiste nella difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini dopo i 40 anni di età.
È un difetto della vista dovuto alla perdita del potere di accomodazione del cristallino. Il cristallino infatti ha la capacità di variare la sua forma per mettere meglio a fuoco oggetti posti a distanze diverse. Con l’età il potere del cristallino va diminuendo e i presbiti hanno difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini.
La presbiopia è un processo in continuo cambiamento. Intorno ai 60 anni si raggiunge lo stadio finale.
Si può curare la presbiopia con i trattamenti laser (LASIK) e con le lenti intraoculari. L’ultima novità è la lente multifocale.
L’età minima è legata alle necessità visive del paziente e all’entità della presbiopia.
Quando si hanno più di 50 anni oltre all’intervento Laser si possono usare le lenti multifocali. E’ un intervento che consiste nella sostituzione del cristallino con una lente intraoculare che permetta di vedere bene da lontano e da vicino senza occhiali.